Riguardo l'ira di Boher il nano


La statua era piu' bella della scena di guerra, era piu' bella della sensualita', piu' bella del momento del massimo piacere. La statua era di una dea, quindi rappresentava l'idea stessa di bellezza, non contaminata dal maledetto contingente dei mortali.

Boher scaglio' il suo urlo e la sua ascia verso la statua, ma all'ultimo devio' la mano e l'ascia si pianto' ai piedi della statua, perche' la statua era bella e Boher amava la bellezza.

Poi piangendo usci' dalla seconda stanza ed i pellegrini scolpirono nel tempo le lacrime che uscivano dalle sue dita, poi usci' dalla prima stanza ed i pellegrini videro gli occhi che avevano toccato la limitatezza della sua arte umana, e non la scolpirono perche' non si tuffarono in due laghi cosi' profondi, poi usci' dalla rocca ed i pellegrini scolpirono Boher che si gettava urlando dalla Piccola Rocca.

Questa' e' la storia di Boher il nano. Grazie o mia signora per avermi avvolto il collo con le tue bianche braccia e per aver guardato benigna al tuo umile servo , con poca arte, senza nervi nella mente, senza superbia nel contemplare il tuo glorioso volto.

Aiutami ora a narrare di come Il Guerriero e Bimhecs incontrarono la immagine del falso dio Pan.
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