La citta' di Ave Princeps


"Ed e' a voi che lascio questo mio testo di leggi, questo testo, cosi..intransigente. Si lo chiameremo Testo Intransigente! E ricordatevi del profeta che vi mandero', che vi dira' dove potrete trovarmi, per seguire la traccia del Necronomicon!".

Il popolo applaudi' contento l'ultimo spettacolo del loro mago, e scoppio' dalle risate quando uno dei matti prese il libro. Ma Ave, e solo lui, vide quel guizzo maligno negli occhi, quella rabbia per essere stato preso in giro da tutto il popolo. E solo lui udi' sibilare quell'uomo, un uomo nato muto e scemo dalla nascita, quelle poche parole che gli ghiacciarono per un istante le vene: " Si, mago, terremo bene la tua citta'".

Poi nel furore dei festeggiamenti penso' di essersele immaginate quelle parole, confuse forse per il grande clamore, e soffoco' il ricordo nel vino. La citta' di Ave Princeps non si mosse mai piu' da quel luogo, e qualunque visitatore puo' vedere se mai un matto amministro' con maggiore saggezza la citta' lasciatagli in custodia da un mago pazzo.

Grazie Aleerh, per avere sollevato la mia poca arte del narrare, tanto da riuscire a raccontare dello strano popolo che ancora vive nel seno della tua valle. Oh, sento il sudore della tua estasi divina, che ancora attraversa la pelle delle mie dita, e mi costringe a narrare ancora, ed ancora, di mille cose, dipinte nella volta del tempo dall'esperienza e dalla maledetta contingenza umana.

Ascolta ora dea che ti racconti della statua che amava la purezza tanto da uccidere per ottenerla!
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