L'amore tra Aleerh ed il Guardacaccia


"Piccolo mangia dalla mia mano". E Aleerh si avvicino e mangio' lentamente il cibo dalla mano dell'uomo, risputandolo senza darlo a vedere, e solletticando i sensi della mano dell'uomo. E per interi minuti dopo che il cibo era finito l'uomo lascio' il braccio immerso nell'acqua, mentre il pesce lo mordicchiava, come per giocare.

Dopo un poco l'uomo ristette e sali' nella casa, come perplesso per il suo comportamento. E la notte nei sogni lui volava nell'acqua libero con il pesce, che non era un pesce, ma un qualcosa, di piu', di femminile, di piacevole da toccare, che non riusciva ad identificare.

Tutto il giorno dopo il guardacaccia rimase immerso nell' acqua con il pesce che ora si lasciava accarezzare, e ritorno' di sopra, solo per andare a dormire.

Il giorno dopo dormi' con il pesce. Quando aveva fame mangiava di quello che dava al pesce, e di notte dormiva abbracciato al pesce, che non era freddo come pensava, ma era caldo e pulsante. Era ormai passato un mese, e si era gia' abituato al buio della cantina, e la pelle era divenuta viscida come quella del pesce, quando Aleerh decise che era venuto il tempo di attuare la sua vendetta, ed infiammo' di amore il guardacaccia.

Di troppo amore per poter essere mediato dalla ragione tanto cara all'uomo. E non passo' troppo tempo (ma al buio chi puo' dire quanto tempo fosse passato) che Aleerh depose le centinaia di uova, che si schiusero regolarmente.
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