Riguardo la vera essenza di Pan


Il Guerriero che sapeva discernere i moti dei nervi dell'amico, da quelli del cervello udi' solo le ultime quattro parole ed illumino' il muro. Quella che era sembrata una parete scheggiata ed irregolare si era dimostrata essere totalmente ricoperta da minuziosi bassorilievi.

"Per Pan! Ma guarda che splendore, ah sono meravigliosi ,M E R A V I G L I O S I, dico, puoi capirmi in questa testa di Bronzo? Ma guarda, guarda, questa e' la scena dell'incoronazione di Azameh,sara' accaduto piu' di.. prima della nascita della rocca di Ave, sono antichissimi! e questo e' Pan che lo inco...".

Bimhecs si era fermato stupito. Il dio Pan raffigurato era basso e riccio di capelli. Pan era biondo come il grano e la sua chioma arrivava fino ai piedi. Ed era alto. Il Guerriero prosegui' con la lanterna nel tunnel illuminando i bassorilievi che erano stati scolpiti in perfetto ordine cronologico, anche se molti degli avvenimenti erano sconosciuti persino a Bimhecs che si compiaceva spesso dei cantori delle lande piu' remote.

E con il passare degli eoni, Pan giovane e bello, invecchiava, canuto e saggio, e poi nuovamente era un giovane brutto ma loquace, poi un vecchio fiero e saldo. Fino all'ultimo bassorilievo che raffigurava Bimhecs e il Guerriero che scoprivano nella galleria del tempo che Pan non era un dio immortale, ma una stirpe di maghi che si tramandavano il compito di arginare le follie conquistatrici di Axum il Nero.
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